Orientamenti triennali 2008/2011

“Chiamati ad essere santi insieme” (1 Cor 1,2)
Orientamenti per il triennio 2008-2011

Il cammino triennale
Santità, cura educativa e passione per il bene comune sono contenuti che si intrecciano profondamente. Tuttavia, per garantire un approccio graduale e progressivo ai temi, l’Associazione li articola in un programma triennale che prevede, in modo flessibile, delle accentuazioni che variano di anno in anno.
I tre grandi orizzonti programmatici si innestano così nelle tre consegne che Giovanni Paolo II ci ha affidato Loreto e che Benedetto XVI ha richiamato il 4 maggio scorso: contemplazione, comunione, missione.

  • I ANNO (Contemplazione): Nel primo anno, più specificamente dedicato alla santità, poniamo l’accento sul primato della fede e sulla vita quotidiana come via della santità. La santità laicale per ogni persona consiste nel saper coniugare il Vangelo con la vita.
  • II ANNO (Comunione): Nel secondo anno l’attenzione è posta in particolare sul tema delle relazioni e degli affetti. La santità laicale diventa un cammino che matura all’interno di una comunità (familiare, associativa, parrocchiale…), grazie a  una rete di relazioni autentiche, arricchite continuamente dal dialogo e dall’incontro con gli altri.
  • III ANNO (Missione): Nel terzo ed ultimo anno la riflessione si estende in modo più specifico ai temi della cittadinanza e del bene comune come forme per vivere la santità in chiave missionaria. La santità laicale viene considerata nel suo aspetto di servizio e responsabilità a costruire la Chiesa e a edificare il mondo secondo il progetto di Dio.

La compagnia della Parola
Sollecitata anche dal prossimo Sinodo dei Vescovi “La Parola di Dio nella vita della Chiesa”, l’Associazione continua ad accompagnare il suo cammino ordinario con il Vangelo dell’anno. In particolare, sceglie per ogni anno un brano che orienta, in modo unitario, l’intera proposta formativa.

  • I ANNO "E voi chi dite che io sia?": L’episodio della professione di Pietro ci interroga: chi è il Signore per noi? La risposta “Tu sei il Cristo”, pur ineccepibile, è ancora soltanto una definizione; Gesù ci chiama alla sua conoscenza autentica, che deve diventare esperienza di vita.
  • II ANNO "Lo accolse con gioia": L’episodio mette in evidenza da un lato il desiderio di relazione di Zaccheo, che vuole vedere Gesù; dall’altro il fatto che lo stesso Gesù sceglie la relazione personale per rinnovare il cuore dell’uomo. Il Signore entra nella casa di Zaccheo e con questo incontro gli cambia la vita.
  • III ANNO "Voi siete la luce del mondo!": Il Signore, subito dopo le Beatitudini, ci invita ad assumere piena consapevolezza delle responsabilità che da cristiani abbiamo. Ci raccomanda” lo stile della testimonianza e del servizio, nel vivere l’esperienza della missione.

Le forme della missione: gli obiettivi prioritari e le condizioni associative
I temi scelti per i tre anni sono da declinare a dimensione diocesana e parrocchiale tenendo presente che il documento finale della XIII Assemblea nazionale indica tre obiettivi prioritari (l’impegno a far crescere e maturare la fede; l’impegno a suscitare percorsi di ricerca e riscoperta della fede; l’impegno per la promozione del bene comune) e due condizioni associative per realizzarli (la cura della formazione; la cura
del legame associativo). L’Associazione si impegna ad avviare una pronta traduzione che sappia coniugare contenuti, modalità, strumenti.

  • L ’IMPEGNO A FAR CRESCERE E MATURARE LA FEDE
    Durante l’Assemblea abbiamo espresso l’intenzione di “accompagnare le persone lungo tutte le stagioni della vita verso la santità, attraverso percorsi formativi esigenti e diversificati per ogni età”. Al centro di questa priorità, abbiamo messo “l’ascolto della Parola di Dio”, “una vita liturgica e  sacramentale piena”, “il Magistero”.
    Ci vogliamo impegnare in particolare sia nel valorizzare strumenti fondamentali quali lectio, esercizi, direzione spirituale, sia nell’aiutare a   maturare e ad assumere una Regola spirituale che renda visibile nello stile di vita il rapporto tra il Vangelo e il tempo.
    In questa prospettiva vanno riscoperte e valorizzate figure laicali di santità, tra le quali Armida Barelli e Giuseppe Toniolo richiamate da Benedetto XVI il 4 maggio, senza dimenticare i tanti testimoni diocesani che hanno accompagnato il percorso del 140° (cfr. Modalità e strumenti “Documento assembleare”).
  • L’IMPEGNO A SUSCITARE PERCORSI DI RICERCA E RISCOPERTA DELLA FEDE
    L’Associazione riconosce che tale attenzione “incontra naturalmente la dimensione umana della vita”. Nel concreto, dunque, intende orientare la propria proposta formativa “alle domande di senso e ai bisogni concreti di ogni persona”, con lo stile di chi ha “occhi e orecchie aperti” sulla realtà del mondo.
    Ci vogliamo impegnare in particolare ad orientare in senso missionario la formazione dei responsabili, al fine di avere educatori capaci di far germogliare il dono della Fede nel cuore della persona e di accompagnarne i primi passi nella comunità dei credenti. Come Associazione ci impegniamo ad orientare sempre più la nostra proposta verso le famiglie, a partire dai genitori dei ragazzi dell’Acr, e a individuare e sperimentare percorsi concreti di riscoperta della fede (cfr. Modalità e strumenti “Documento assembleare”).
  • L’IMPEGNO PER LA PROMOZIONE DEL BENE COMUNE
    Ci siamo impegnati, durante la XIII Assemblea, a “evangelizzare tutti gli ambiti di vita nei quali si costruisce quotidianamente il tessuto storico delle relazioni tra le persone all’interno di un territorio”.
    Ci vogliamo impegnare in particolare, in sintonia con il Progetto culturale della Chiesa italiana, a tradurre la Dottrina sociale della Chiesa a misura delle diverse fasce d’età, con particolare attenzione ai temi della vita, della  salvaguardia del creato, del lavoro, della politica, del dialogo con le diversità (cfr. Modalità e strumenti “Documento assembleare”).
  • LA CURA DELLA FORMAZIONE
    La prima condizione per realizzare i tre obiettivi prioritari è una costante cura della formazione, da sempre elemento caratterizzante dell’AC.
    In questo senso, ci impegniamo in via prioritaria a diffondere e tradurre gli orientamenti pastorali dei Vescovi italiani, e a proporre un’ulteriore diffusione del Progetto formativo “Perché sia formato Cristo in voi” e delle Linee guida per gli itinerari formativi “Sentieri di speranza”; a lavorare ad una riarticolazione del Laboratorio nazionale della formazione e dei Laboratori diocesani (cfr. Modalità e strumenti “Documento assembleare”).
  • LA CURA DEL LEGAME ASSOCIATIVO
    Sono le buone relazioni la prassi attraverso la quale passa la testimonianza evangelica, l’amore per la Chiesa e il mondo, la passione per l’Associazione.
    Ci impegniamo in particolare a valorizzare il “gruppo” e i nostri luoghi di discernimento comunitario, ovvero le assemblee e i consigli, convinti che ciò aiuterà anche la vita degli organismi di partecipazione ecclesiale, a partire dai Consigli pastorali. Un impegno specifico sarà speso per promuovere l’adesione e la promozione dell’AC nelle parrocchie e la formazione dei responsabili (cfr. Modalità e strumenti “Documento assembleare”).
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