Il lavoro per dare e non togliere dignità all’uomo

La nostra Costituzione dedica al lavoro due articoli, tra i primi undici fondamentali: il primo, “L’Italia è una Repubblica democratica fondata su lavoro”, e il quarto che cita “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.

Il lavoro non è semplicemente un insieme di attività, risorse, strumenti e tecniche finalizzate alla produzione e al guadagno ma “è una necessità, è parte del senso della vita su questa terra, via di maturazione, di sviluppo umano e di realizzazione personale” (Laudato Sii, 128). Pertanto concorre a dare dignità alla persona, perché forma, permette di rendersi autonomi, accedendo ai beni di uso comune attraverso un giusto salario, di creare relazioni con altre persone e contribuisce alla costruzione del futuro.

Oggi molte persone non possono godere a pieno di questo diritto, infatti il tasso di disoccupazione nel nostro Paese rimane elevato (11,9% a Gennaio 2017) anche se non va tralasciato il segnale positivo e di speranza che si scorge nella diminuzione del tasso di inattività. Se guardiamo ai giovani la situazione è ancora peggiore (la percentuale di disoccupati è del 37,9%), ma anche qui si inizia a vedere un leggero calo (1,3% su base mensile) che fa ben sperare. (http://www.istat.it/it/archivio/197394)

In questo contesto socio-economico dovremmo cercare di aiutare le persone alla ricerca del loro primo lavoro o di una nuova opportunità dopo averlo perso, perché non si sentano deprivate di un loro diritto e nemmeno della loro dignità e identità arrivando magari a pensare a gesti estremi. Dobbiamo sentirci tutti interpellati a non abbandonare coloro che vivono queste situazioni di difficoltà sostenendole, garantendo loro vicinanza e supporto nel loro percorso di ingresso e re-ingresso nel mondo del lavoro, evitando, come ci ricorda Papa Francesco, che “tutto entri nel gioco della competitività e della legge del più forte, dove il potente mangia il più debole. Come conseguenza di questa situazione, grandi masse di popolazione si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza prospettive, senza vie di uscita” (Evangelii Gaudium, 53).

Nella Laudato Sii si invitanoz gli imprenditori a ricordare che “l’attività imprenditoriale, che è una nobile vocazione orientata a produrre ricchezza e a migliorare il mondo per tutti, può essere un modo molto fecondo per promuovere la regione in cui collocano le loro attività, soprattutto se si comprende che la creazione di posti di lavoro è parte imprescindibile del loro servizio al bene comune.” (Laudato Sii, 129)

I politici dovrebbero prendere maggiormente in considerazione l’invito fatto da Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium ad “avere davvero a cuore la società, il popolo, la vita dei poveri! È indispensabile che i governanti e il potere finanziario alzino lo sguardo e amplino le loro prospettive, che facciano in modo che ci sia un lavoro degno, istruzione e assistenza sanitaria per tutti i cittadini” (Evangelii Gaudium, 205).

Tutti noi siamo chiamati a metterci a fianco di chi è alla ricerca di lavoro (sia giovani alla prima esperienza, sia di persone che dopo un lungo periodo di attività hanno perso l’occupazione), ciascuno con le proprie capacità e responsabilità, affinché si possano prevenire gesti disperati, come quello avvenuto nei giorni scorsi in cui un signore di 42 anni si è suicidato dopo aver perso il lavoro e intrapreso un travagliato percorso di ricerca di un nuovo impiego testimoniato dal fatto che nella sua auto sono state trovate diverse copie del suo curriculum vitae.

In particolare anche la Chiesa dovrebbe continuare a mettere al centro sempre più il tema del lavoro anche favorendo l’incontro tra professionalità o esperienze presenti nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti per creare una comunità sensibile verso chi vive situazioni di difficoltà in questo ambito e che si faccia promotrice di percorsi di educazione e scoperta del senso del lavoro “libero, creativo, partecipativo e solidale, dove l’essere umano esprime e accresce la dignità della propria vita”.

L’equipe diocesana del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica

Data: 
Martedì, 14 Marzo, 2017 - 23:04