Un anno con Alberto Marvelli

Un anno fa il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica della Diocesi di  Adria-Rovigo , in occasione del suo secondo congresso, ha voluto dedicare un’intera settimana al beato Alberto Marvelli, che visse i suoi primi sei anni nella  nostra città per poi ritornarvi nell’estate del 1939 come lavoratore in uno zuccherificio. La mostra dedicata al beato, la relazione della prof.ssa Elisabetta Casadei,vice-postulatrice della Causa di beatificazione  di A. Marvelli, hanno messo in evidenza l’attualità di questo uomo testimone di Dio.

Una Carta per Amministratori e Politici  tratta dagli scritti e dalle testimonianze dell’Assessore  Marvelli.  Firmata congiuntamente dal Sindaco di Rimini, dott. Andrea Gnassi, e dal vescovo mons. Francesco Lambiasi, in occasione del Convegno civico “ il mio apostolato ora è questo. La scelta dell’impegno civile di Alberto Marvelli” (Arengo,7 ottobre 2014).

Un punto di riferimento autorevole,  che può essere  patrimonio per l’intero Paese.

L’Amministratore civico: 

  1. AMMINISTRA LA CITTÀ COME SERVIZIO
    "Servire è migliore che farsi servire. Sinonimo di servire è amare"   1
    "Essere dirigente vuol dire diventare il servo e non il padrone degli altri"   2 
  2. CERCA COERENZA TRA PAROLA E VITA
    "Il dirigente deve essere tutto il modello agli altri e deve sentire questa necessità e responsabilità grande dinnanzi ai giovani  e al Signore"   3
  3. SERVE SENZA SERVIRSI
    "Occorre umiliare noi stessi,allontanare l’ambizione,l’orgoglio e la superbia che chiudono gli occhi e il cuore dell’uomo e gli fanno credere di servire ed aiutare gli altri, mentre non favorisce egoisticamente che il proprio interesse"    4
  4. SCEGLIE COLLABORATORI ONESTI E CAPACI E NON SECONDO LOGICHE DI PARTITO O INTERESSI PERSONALI
    "oculatezza nel cercare collaboratori : più spesso lavora la simpatia invece dell’oculato pensiero e giudizio. Guardarsi dai liscia piedi ,dai volponi che cercano di guadagnare per loro stessi. Guardare invece alla pietà,alla pietà soda,quella che profuma".   5
  5. COLLABORA CON TUTTI ANCHE CON GLI AVVERSARI POLITICI
    "Ormai è tempo di stringersi tutti fraternamente la mano, per procedere all’immenso lavoro che ci attende in tutti i campi della vita sociale e nazionale".   6
  6. NON SEGUE LA LOGICA DEL PARTITO, MA È ATTENTO AI BISOGNI DELLA GENTE.
    "Bisogna imporsi un più vivo raccoglimento, un senso critico buono di osservazione,un’autonomia di riflessione nell’esame dei problemi,una sensibilità viva per tutti quei fenomeni spirituali,politici,sociali,religiosi che si verificano intorno a noi. Tutte le idee e le proposte che vengono da una parte si approvano e sembrano buone, le altre si bocciano. Perché sono buone? Perché sono cattive? Quali i lati buoni, quali gli inconvenienti, quali i punti deboli? Bisogna abituarsi ad esaminare ogni idea,studiare,a meditare e ripensare".   7
  7. GLI ULTIMI DELLA SOCIETÀ SONO TRA LE SUE PRIORITÀ
    "Gesù, dammi la tua volontà,la tua fermezza nei propositi il Tuo amore immenso per gli uomini e le loro miserie".   8
  8. NUTRE GRANDI IDEALI
    "Rifare le coscienze,sgombrare le macerie morali con tanti cuori traviati, trovare finalmente la vera carità che ci faccia sentire fratelli gli uni con gli altri,che sappia indicare ai ricchi la strada per andare incontro ai poveri,per difendere con la verità e l’onestà la libertà,la democrazia,la civiltà cristiana".   9

Bibliografia :
1 - Quaderni spirituali, in Scritti inediti, 2 - Scritti inediti, 3 - Diario, 4 - Discorso ai giovani, 5 - Lettera, 6,7 - Diario, 8 - Lettera
La Carta “ A.Marvelli per Amministratori e Politici” è stata tratta dalla rivista “ Amici di Alberto e Carla”
Per ulteriori informazioni visita il sito www.chiesa.rimini.it/albertomarvelli

Data: 
Lunedì, 19 Gennaio, 2015 - 23:30