Campo specializzato ACR

Al CAMPO SCUOLA SPECIALIZZATO ACR per raccontare un percorso di missionarietà avvenuto in diocesi!
Dal 27 luglio al 1 agosto ad Alberi di Meta di Sorrento (NA), Oasi “Armida Barelli”, si è svolto il Campo Scuola Specializzato ACR. Un’esperienza formativa rivolta ai responsabili ACR e agli assistenti diocesani, agli incaricati ed assistenti regionali ACR. Il campo si è caratterizzato di numerosi laboratori tutti volti ad approfondire il tema della Missione, dimensione attraverso la quale vivere la virtù della Speranza. A tal proposito, l’ACR ha scelto l’immagine della “strada”per tradurre il cammino che i ragazzi intraprenderanno lungo quest’anno associativo 2007-2008.
La strada come scenario di povertà, degrado, solitudine e violenza, ma anche come luogo in cui ognuno di noi realizza l’incontro e la relazione con gli altri. La strada come la realtà che ci permette di vivere e di abitare la nostra città. La strada vista come l’icona più autentica della missione e dell’evangelizzazione.
Domenica 29 luglio il laboratorio creativo“La missione?...meglio insieme!” è stato guidato da noi, quali responsabili diocesani dell’ACR. Attraverso una video-intervista e un power point abbiamo raccontato concretamente un percorso di missionarietà avvenuto nella nostra diocesi e in particolare all’interno dell’esperienza associativa di un gruppo ACR della parrocchia del Duomo di Rovigo. E’ stato raccontato del percorso di accompagnamento alla scoperta della fede di un bambino di 8 anni nello scorso 2003 insieme alla sua famiglia per arrivare alla maturazione del desiderio di ricevere il Battesimo e gli altri Sacramenti. Il percorso di catecumenato si è svolto sotto la guida spirituale dell assistente diocesano ACR, don Emanuele Sieve, e anche grazie alle esperienze di vita associativa e comunitaria del ragazzo nel gruppo dei compagni del catechismo.
Al termine della nostra testimonianza sul catecumenato è seguita una breve riflessione e poi partendo dall’analisi delle realtà parrocchiali di ogni educatore presente, evidenziando punti nodali ed eventuali punti di forza, sono stati individuati i passi da fare per attuare una proposta di percorso missionario. Passando appunto dalle parole ai fatti, le proposte e gli atteggiamenti emersi sono stati riassunti in un pannello con una grande strada arricchita con gli elementi che caratterizzano la strada stessa (segnali, incroci, segnaletica orizzontale, ecc.).
Partecipando anche solo per pochi giorni a questa esperienza del campo nazionale per portare la nostra testimonianza arricchente, abbiam potuto gustare fino in fondo la ricchezza dell’esperienza associativa, donandole carica e rinnovata progettualità. I campi estivi nazionali sono un momento davvero importante per ripensare la proposta formativa dell’AC, per intrecciare relazioni nuove, per raccontarsi e per raccontare la bellezza di vivere la laicità mettendosi al servizio della Chiesa e della città dell’uomo.

Matteo e Ursula

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