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19 Marzo - San Giuseppe, uomo giusto.

Il Vangelo lo definisce “uomo giusto” come gli antichi patriarchi d’Israele: è “uomo giusto” poiché la sua esistenza è “aggiustata” sulla Parola,su valori non solo terreni, e con lo sguardo della prospettiva di Dio sugli avvenimenti. Giuseppe valuta serenamente quello che gli accade e mette sempre al primo posto gli affetti familiari. Il suo nome, di origine ebraica, significa “ Dio aggiunga” estensivamente si può dire “aggiunto in  famiglia”.Come i primi padri e i capostipiti,crede all’amore di Dio verso il suo popolo e verso l’umanità intera e attende il compimento della salvezza che sarebbe venuta dall’alto.  Il destino però gli riserva una straordinaria avventura che lo vede coinvolto in prima persona. I Vangeli lo nominano solo con riferimento a Maria e Gesù, e i due evangelisti che parlano di lui sono Luca e Matteo, nella misura i cui la sua vicenda si rapporta con la nascita e l’infanzia di Cristo, senza però scrivere una sua biografia. Matteo mette in luce in particolar modo la sua discendenza  davidica  del Messia e termina così la genealogia di Gesù “ Giacobbe generò Giuseppe lo sposo di Maria,  dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo”.

L’evangelista,inoltre,specifica il motivo per il quale la funzione di Giuseppe è importante. Egli è “Figlio di Davide”,nelle sue vene scorre il sangue del grande antenato dalla cui discendenza deve nascere il Messia.

La tradizione tramanda la figura di un ragazzo di molto talento e di temperamento umile,mite e devoto .A quei tempi, tanti possono vantare la discendenza  davidica ,tuttavia,rispetto agli altri,Giuseppe presenta delle qualità che lo rendono unico. Non solo rispetta la Legge,ma si sforzai mettere in pratica lo spirito di misericordia e bontà .Per questo,quando si accorge che Maria è incinta non si affretta a denunciarla per la rottura   del patto di fidanzamento, ma si ripromette di rimandarla in silenzio. Inoltre,è un uomo obbediente perché quando l’angelo gli rivela che il bambino è stato generato dallo Spirito Santo ,non esita a prendere con sé Maria. Come per la Vergine, anche per Giuseppe è necessaria una luce divina,che si manifesta  attraverso un angelo che gli rivela il grande mistero della Redenzione del genere umano: “Giuseppe,figlio di Davide,non temere di prendere con te Maria,tua sposa,perché quello che è generato in lei viene dalla Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu la chiamerai Gesù”. Maria si unisce dunque a lui con un vincolo sponsale e verginale e questo lo rende partecipe della più alta missione da parte di Dio : perché Sposo della Vergine è il più puro, il più santo,il più eccelso di tutte le creature di Dio. 

Papa Pio IX lo proclama patrono della Chiesa universale,Leone XIII lo addita come modello a tutte le famiglie cristiane e Pio XII lo propone come esempio a tutti gli operai e fissa al primo maggio la festa di S.Giuseppe lavoratore (1).

Non sono quantificabili i gesti di amore di un padre per i figli, così come non sono mai stati esplicitati abbastanza i rapporti di Gesù con Giuseppe.

A noi resta la certezza di avere un modello di santità,di bontà,di profonda e nuova paternità. Il suo silenzio e la sua prontezza nel seguire la volontà di Dio,nel mettersi a disposizione di un progetto più grande di lui ci insegna a fidarci di Dio,a vivere sempre ,in ogni momento,anche di grande incognita, la fiducia di Dio. (2) San Giuseppe ci insegna come accettare con responsabilità i compiti che ci vengono richiesti. Ci insegna il segreto d’incontrare Dio nel lavoro. Nella bottega di Nazareth, tra legno e polvere,è maturata la giustizia e la santità di Giuseppe. Anche per noi, il lavoro è il primo luogo dove santificarci e santificare.

“ Giuseppe,uomo giusto,insegnami a sognare. A scorgere tra le nebbie del presente, la luce di un futuro posto nelle mani di Dio. Dalle tue mani, aiutami a comprendere la nobiltà della fatica e del lavoro”.

Insegnami ad amare di amore vero: quello discreto,che aspetta e rispetta.E che genera vita”.(3)                                                                            

Bibliografia :   (1)  A Sua Immagine, marzo 2014

                         (2)  Domenico Sigalini, un cielo vicino, AVE editrice

                           (3)  AaVv, Tempo per te, AVE editrice

Data: 
Giovedì, 5 Marzo, 2015 - 00:15