Chiamati ad essere santi insieme

“Nel chiaroscuro della storia, dalla grazia della fede la responsabilità della testimonianza” : è l’emblematico affascinante titolo della relazione tenuta a Roma nella scorsa Assemblea Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana dal  Presidente Nazionale uscente, professor Luigi Alici (che abbiamo avuto la gioia e l’onore di ospitare anche noi qui a Rovigo). Un titolo che, in poche parole, è insieme una lettura della situazione, un’ipotesi di lavoro una proposta di assunzione di responsabilità nella “città dell’uomo” e nella comunità ecclesiale. “L’obbedienza alla fede e il coraggio della profezia non possono mai essere veramente in antitesi: In una comunità cristiana magnifica e deludente noi non possiamo cercare alibi alla nostra tiepidezza ; chiediamo però, nello stesso tempo, che la domanda di discernimento comunitario, condotto in modo evangelicamente radicale e laicamente rispettoso  della legittima autonomia delle realtà temporali, sia letta unicamente per quello che è: un atto di amore alla chiesa e un desiderio di corresponsabilità  che coinvolga seriamente le competenze, la sensibilità, la passione, il sensum fidei dei  christifideles laici.” (L.Alici)
E’ in questo spirito, riconoscendo che la strada da fare è lunga e impegnativa, immersa nelle “meraviglie” che solo il Signore ci dona e ci fa scoprire, che l’Azione Cattolica Diocesana si è riunita, come Consiglio Diocesano allargato ai responsabili parrocchiali, domenica 28 settembre, nei locali del Centro Giovanile “D.Bosco” a Rovigo.
La significativa preghiera iniziale, preparata dagli Assistenti Diocesani, d. Giorgio Seno e d. Emanuele Sieve, ha chiamato i presenti ad invocare lo Spirito Santo per essere veramente docili all’azione misericordiosa del Padre, a chiedere aiuto e forza alla schiera di Beati e Santi che sono cresciuti alla “scuola di santità” dell’Azione Cattolica  e a riflettere con serenità sul nostro essere chiesa del Concilio in questa terra del Polesine, sorretti dalle parole umili e forti del grande e amatissimo ex-Presidente nazionale di Azione Cattolica Carlo Carretto : “Oh come mi auguro che la chiesa che è nata dal Concilio sia una chiesa che si preoccupi di meno in meno della lunghezza delle gonne delle ragazze ma scatti sensibile e vivace dinanzi ai problemi posti dall’amore nel mondo; sia una chiesa più capace di dare  che di ricevere, una chiesa che sa rinunciare, per amore degli uomini, ai propri diritti e privilegi, una chiesa che non si difende ma scende sulla strada del suo esilio piccola e povera come scese la famigliola di Gesù nel viaggio e in fuga verso l’Egitto”.
Dopo una breve introduzione e un saluto riconoscente della Presidente Diocesana Paola Cavallari, si sono alternati i responsabili dei diversi Settori per presentare il percorso formativo nel quale sarà impegnata ogni fascia di età, in piena sintonia col grande momento della nostra chiesa diocesana , chiamata all’importante cammino sinodale.
Per tutti i settori, comunque, sono tre gli orizzonti che impegneranno gli associati nel triennio 2008-2011: SANTITA’,  CURA EDUCATIVA, PASSIONE PER IL BEVE COMUNE.
Hanno dato il via agli interventi i due giovani (evviva!!!!) vice-presidenti del Settore adulti, Andrea Padoan e Silla Marzola . Essi hanno presentato un esauriente e completo documento programmatico scandito nell’intero triennio. Il primo anno sarà impegnato in una realistica analisi delle risorse  e degli obiettivi perseguibili, con attenzione particolare a percorsi formativi differenziati, utilizzando e rafforzando spiritualmente le risorse umane esistenti.
La progettazione che ne scaturirà sarà improntata ad un atteggiamento di apertura, dialogo e incontro, volto ad affrontare tematiche stringenti che intersecano le strade della vita quotidiana. Il terzo anno sarà il tempo per mettere in campo… in piazza, il frutto delle relazioni intrecciate “tra piazze e campanili”  E qui i progetti si fanno ambiziosi: perché non provare a ricostituire il Movimento Studenti, o la FUCI o il Movimento Lavoratori?
Ma, lo sappiamo bene, l’Azione Cattolica per questo lungo, fedele, serio e gioioso cammino di formazione parte da molto presto, dai primi anni della vita di una persona. E’ ciò che fa l’ACR (ovvero l’Azione Cattolica Ragazzi), cercando di suscitare nei propri aderenti gli atteggiamenti di partecipazione, accoglienza , disponibilità e condivisione: Suggestiva, a tal proposito, l’”ambientazione” della Iniziativa Annuale, ovvero il Centro Commerciale, scelto come metafora dell’uomo d’oggi che va alla continua ricerca di qualcosa, eternamente insoddisfatto . Con i ragazzi si “abiterà” questo non-luogo di ricerca, per arrivare a capire che tra le tantissime scelte disponibili, solo la scelta della sequela di Gesù consente di vivere una vita in pienezza. Ecco perché lo slogan del programma annuale è “MI BASTI TU!”. Al termine di questa presentazione, illustrata dai due responsabili diocesani ACR, Ilenia Braiato e Matteo Barion, hanno preso la parola Daniele Pellegrinelli e Gabriele Baldo, vice-presidenti diocesani del Settore Giovani, il settore senz’altro più impegnativo per il fluttuare delle presenze e per la poca stabilità nell’adesione e nell’impegno, dovute alle caratteristiche proprie dell’età giovanile.
Per questo motivo il tema che farà da filo conduttore al cammino formativo (attuato in collaborazione con l’Equipe Adulti) e alle esperienze via via proposte sarà “STAVOLTA MI BUTTO” : partendo dai dubbi e dalle incertezze di persone che stanno cercando la propria strada nella vita, valorizzando le domande di senso e di autenticità , si cercherà di giungere a scelte consapevoli, verso la sequela di Cristo.
Come si può capire, il cammino formativo e di impegno dell’Azione Cattolica non è mai scontato né semplicistico, richiede senso di responsabilità e ricerca continua: siamo convinti che solo così possiamo davvero essere in sintonia con i nostri Pastori e compagni di strada di ogni uomo nostro fratello.

Anna Maria Lombardi
(Consigliere Diocesano di Azione Cattolica)